giovedì 19 marzo 2015

INNUMEREVOLI OMBRE #4 [COMMENTO]

Nel post precedente, QUI per la precisione, ho scritto qualcosa sulla casa di produzione indipendente 4AM, commentando il primo corto pubblicato su youtube della serie Innumerevoli Ombre. 
E come potrete leggere, ne sono rimasto molto soddisfatto. 

QUI IL TERZO CORTO 



Con il quarto capitolo si chiude la tetralogia firmata Antonio Micciulli e diretta da diversi registi.

Stavolta le Innumerevoli Ombre si allungano sulle pareti di una casa in una spettrale campagna nel veronese, dove delle massaie sono intente ad aiutare a partorire una giovane donna. Nella camera antistante due uomini, tra cui il compagno, dialogano sull'importanza di saper trattarle.
Di non cedere alle loro richieste. 
Ma ad interromperli l'irruzione di una di loro che, in lacrime, annuncia una triste notizia.
C'è qualcosa di perverso e inquietante nella creatura partorita ma per i restanti minuti non è concesso allo spettatore di vedere nulla; ed è reso molto bene il pathos, che lascia incuriositi fino l'esito finale.
Forse un cliffhanger con il primo episodio.

Federico Spiazzi dirige l'episodio senza fronzoli o particolari escamotage visivi, conducendo la storia con semplicità e riuscendo a mantenere viva l'attenzione, accrescendo il climax narrativo.
La sceneggiatura regge come nelle altre puntate sull'uso del dialetto e su quella sospensione temporale, quasi come se si desse per scontata l'esistenza di mostri e fantasmi. Funziona come sempre l'idea perché immerge egregiamente, attirando e risucchiando in quelle terre dai profumi della tipica flora.
Un viaggio che spaventa: affascinando.

E dunque si chiude con un parto la serie, con uno degli stilemi del cinema horror (vedi: Omen, Rosemary, Eraserhead), regalando un classico colpo di scena che aggiunge quel tocco di mistico, confondendoci tra le innumerevoli ombre che popolano le nostre terre.
Città.
Case.
Le camere da letto. 


marcodemitri®

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