venerdì 4 aprile 2014

Guida galattica ecc.. [Capitolo 1.2 Il sordomuto e il pignolo]

Saaalve a tutti!

Come scritto nella PREMESSA, servendomi di una narrazione sopra le righe, descrivo il mondo che si cela dietro il lavoro di un cassiere in un bar. 
Nel primo capitolo elenco i personaggi più divertenti che ho incontrato e le mie reazioni ad ogni loro richiesta. 
Nel secondo all'oggettivistica e cioè a quell'insieme di suppellettili (vedi: bustine di zucchero, acqua, giornale ecc..) messi a disposizione degli avventori ma che.. 

...vabè lo scoprirete leggendo il blog ogni settimana. 

QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALI È FRUTTO DI FANTASIA CON UN PIZZICO DI IRONIA, VALIUM E NON SENSE. 

Buona lettura!


[Perché una guida]

  • CAPITOLO I 
[Tipologie di Clienti - Volti] 


PARTE I   [I volti del mattino]

PARTE II  [Lo Scroccone - Quella signora altolocata]
PARTE III [Il Sordomuto - Il Pignolo]
PARTE IV [L'ansioso - Quello che salta la fila]
PARTE V [Il cliente e il bagno - Il critico]


PARTE III - El 'sordomuto' - Il pignolo 

Giunge alla cassa senza guardare nessuno.
Si ferma, ti scruta e attende che il tuo sguardo si incroci con il suo.
Ha una pacatezza degna di un sacerdote buddista: passo silente, torsione della mano e inclinazione della testa eleganti.

'Buongiorno. Prego?'

Non proferisce parola.
Alza la mano destra, come se stesse giurando, e ti indica con le dita, sicure come la mano di un chirurgo, il numero due.




Attenzione.
Non puoi chiedergli 'cosa?' perchè ti lancerà un'occhiata stizzita, deluso dalla tua incompetenza.
Ma il cliente sordomuto è anche magnanimo e di buon cuore e quindi comprende la tua inesperienza.
Così muovendo le labbra come un pesce boccheggiante, ti dirà: 'caffè'.

Fai lo scontrino.
€1,60.
Lo guarda e improvvisamente alza la voce: 'Ou beggiu miu me mancanu 50 centesimi. Famme lu scontu meh'.

Hai compiuto un miracolo: PARLA.
Solo che nessuno ti venera.

E ti ritrovi con 50 centesimi in meno.





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Premessa: molti bar sono dotati di un macinino con cui macinano il caffè direttamente nel locale e per macchina elettrica o moca, seconda le esigenze. 
In questo modo è più fresco e sempre a disposizione, nelle quantità desiderate, per i clienti. 

Il pignolo



La leggenda narra che fu concepito in un rapporto sessuale durato 10 min e 4 secondi. 


La sera del 20 novembre 1969 nella camera dei genitori di lei di 4x5 metri con letto matrimoniale in ferro battutto. 

Appena uscito fuori dalla vagina, iniziò a contare la lunghezza del suo cordone ombelicale per dare indicazioni all’ostetrica su dove tagliarlo.

Crebbe come un bambino prodigio. 

Misurava e annotava la crescita dei suoi arti, del suo corpo. 
E persino del suo pene. 
Quando però raggiunse la fase adolescenziale non si lasciò andare ad una lenta ed inesorabile battaglia contro il potere degli adulti; preferì raccogliere le forze per studiare. Si laureò con il massimo dei voti e finalmente poté raccogliere i frutti dei suoi sforzi. 
Diventò così un commercialista. 
In Italia, tuttavia, la sua continua ricerca della perfezione numerica fu vista come un limite. Non ebbe molti clienti. 
Fortunatamente trovò un impiego all’estero, per un certo Dott. Mills.  
Il giorno prima di partire passò dal bar. 

"Buongiorno. Devo partire all'estero e avrei bisogno di caffè macinato."
" Sì, prego. Quale?"
"Non so, machinate."
"Ok, abbiamo questi tipi."


L’elenco scorre come il mouse su un tappetino. 

Arabica, Robusta. 

Percentuali.

Aroma, acuti di acidità. 



Ma ti interrompe.

"No, guardi, il tempo è prezioso. Dunque mi dia una percentuale che abbia un retrogusto amaro ma non sia del tutto amara. E dolce anche."


E tu sei li a far questa nuova miscela. Come Sauron sul monte Fato. 

Misceli, mischi, e macini.



Perché macini? Perché.

"Scusi, che le ha detto di macinarlo?"
Pensavo.."

"NO. Lo macino IO casa. Ho gli strumenti adatti. Quindi la rifaccia."


Il tempo scorre. 

Il suo volto arrabbiato con sopracciglio alzato declassa il bar a “perdita di tempo” subito dopo “buon risparmio energetico” ma prima di “mmh, quelle bustine di zucchero sono al risparmio". 

Gliela prepari. Il sudore cola dalla tua fronte. La mano trema. Metti tutto in busta e gliela consegni.

E lui come ti paga?
IN BUONI PASTO. Il pagamento più demoniaco che esista. 
Con calcolatrice alla mano conti i soldi. Sottrai, aggiungi. E il risultato è spaventoso.

Gli sei debitore di 19 centesimi. 

Non hai nulla che costi 19 centesimi.

Gli dici non si preoccupi. 

No, lui non te lo permette perché infatti ti chiede:
"Cosa posso prendere con 19 centesim?"
"Un cioccolatino?"
"Ehm, no il prezzo parte da 30 centesimi. Ma guardi, fa niente lo prenda."
Il cioccolatino nella tua mano, allunghi le braccia e glielo dai. 

Niente, lui rifiuta. 

Insomma, dopo aver creato una fila di qualche chilometro. Cosa che la muraglia cinese è un foglio traballante. Trovi il compromesso. Un cioccolatino piu’ uno a metà, tagliato per il 20 percento del totale. 

E lui se ne va.
Il bar si illumina.
I sospiri si elevano al cielo, i clienti in fila rimettono a loro posto la madonna e pronti per un'altra avventura. 


[Continua]



marcodemitri®





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