giovedì 20 marzo 2014

Guida galattica per cassieri rampanti contro clienti impertinenti [Capitolo I.1 - Volti]

"Di questi tempi, è un'impresa trovare lavoro. 
Per questo io non mi lamento.
Di cosa? 
Di un incarico come cassiere in un bar. 
Che bar? 
Adesso volete sapere troppo. 
Diciamo solo che si tratta di uno di quei bar storici, con quel profumo di vissuto e quell’atmosfera tutta italiana degli anni 50.
Un set perfetto per un film con Alberto Sordi o, perché no: Paolo Villaggio. 
Quello che conta, però, è che comprendiate che ciò che leggerete è frutto di un’esperienza vissuta tra sorrisi, un po' di no sense e una certa: professionalità."

Capitolo I.1 - VOLTI

Ci sono mattine in cui il sole ha la luce così fioca da sembrare una falsa promessa di una giornata tranquilla.
"Il mattino ha l'oro in bocca" ripeto a me stesso e forse, per qualche istante: ci credo anche.
La forza di gravità ci mantiene ancorati sulla terra, vicini li uni agli altri, e accomunati dal bisogno di non voler essere delusi dalle aspettative del mattino.
Desiderio, questo, disegnato sui volti dei clienti che affollano un bar.
Al mattino.

Ci sono i sonnambuli e li riconosci dal timbro di voce e le occhiaie, che arrivano a terra.
Rantolano 'caffè' come morti viventi.
I mattinieri, al contrario, sprizzano gioia e felicità da tutti i pori. Se c'è il sole assorbono l'energia come nella fotosintesi; con la pioggia e il cielo plumbeo l'assorbono da te, l'energia.
'Stai dormendo ancora eh, adesso ti ricarico io'
E tu ti senti ancora più stanco e vuoi solo mandarlo via e dormire.
Ma più di ogni altra tipologia, incombe l'ombra di un cliente molto particolare, un cliente mai solo: quello accompagnato dalla famiglia, che non sa mai cosa vuole.
Appena arriva alla cassa è circondato da due o tre bambini urlanti. Si arrampicano sul giubbotto e urlano di volere qualcosa. La moglie è normalmente stanca in viso, con vestiti stropicciati e una espressione quasi a voler dire 'non ce la faccio più'.


Questo tipo di cliente è cosí frastornato che dimentica quello che vuole.
Si immagina immerso nelle acque di un paradiso tropicale ma allo stesso modo di una secchiata d'acqua gelida in pieno volto, la dura realtà lo fa ritornare sulla terra.
Davanti la cassa.
Circondato da marmocchi.
'Papa' voglio un caffè'
'Sei piccolo, non puoi'
Da quel momento in poi è una turbina di pianti talmente forti da obbligare il genitore a raggirarlo prendendo un orzo.
Che sarà, successivamente, lasciato ovviamente.
Alla fine, il cliente con famiglia a carico avrà un diavolo per capello e non riuscirà più a dosare la sua calma e non se la potrà prendere con la famiglia e allora se la prenderà con te perché non lo hai avvisato di non avere le brioche piccole e gli hai fatto prendere quelle grandi, che costano di più, che ai bambini non vanno più.
Un 'mi scusi' senza risposta si leverà dalla cassa e si perderà tra i pianti capricciosi dei pargoli.


marcodemitri®

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